
A definirlo il “frutto consacrato ad Afrodite” fu Aristotele. Pare infatti che i tartufi, nelle popolazioni antiche, avessero un valore divino, tanto da essere consacrati alla dea della bellezza.
Nero o bianco (come il pregiatissimo Tartufo d’Alba, nelle Langhe), con l’autunno il tartufo torna con le sue scaglie ad essere protagonista delle nostre tavole.
Alcuni ristoranti di Milano dedicano un menu apposito a questo prezioso fungo, altri hanno invece addirittura sviluppato attorno al tartufo tutta la loro offerta (a partire dal nome).