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Come conservare correttamente il tartufo

Il tartufo nero, definito l’oro della foresta per eccellenza, è un alimento che tutti dovrebbero provare almeno una volta nella vita; grazie ad un gusto intenso e persistente nel tempo, ci permette di dare vita a piatti semplicemente fantastici.

I tartufi emanano continuamente l’aroma, fino all’esaurimento, e l’esposizione all’aria non solo accelera il processo, ma contribuisce alla loro disidratazione interna.  

Prima ancora di iniziare a cucinare, sopratutto se abbiamo intenzione di ritardare l’evento, dobbiamo imparare a conservarli correttamente.

A quanto pare il modo migliore per conservarli è proprio cercare di riprodurre il loro habitat naturale. Possiamo coprirli con uno strato di sabbia fine oppure puoi usare cibi commestibili, tecnica molto più semplice e naturale in cucina.

La cosa migliore da fare è sicuramente seppellire il tartufo nero nel riso crudo in un luogo fresco e asciutto. In questo modo si protegge la sua naturale umidità e allo stesso tempo si blocca l’umidità proveniente dall’esterno, che può innescare la decomposizione.

Prima di fare ciò è buona norma lavarli e spazzolarli con molta attenzione, di modo tale da eliminare tutti i residui di terra posti sulla loro superficie.

Il riso deve sommergere completamente i tartufi, che comunque devono mantenere una distanza di almeno tre centimetri l’uno dall’altro.

Il tartufo ai fornelli, come procedere?

I piatti in cui vengono utilizzati devono essere sempre pensati in modo tale da rendere protagonista del preparato proprio l’aroma del tartufo.

È bene non lasciarsi prendere la mano e aggiungere il tartufo in tutti i piatti della tavola, perché si otterrà esattamente l‘effetto opposto.

Si abbina al meglio a cibi che non hanno un gusto così pronunciato e lasciano ampio spazio ai sapori di spezie e ingredienti d’accompagnamento.

Sono ottimi nella frittata, su uova strapazzate, su manzo alla griglia o pasta con burro e parmigiano. Non dimenticatevi che il tartufo è altresì molto esigente, e pretende di essere utilizzato solo in combinazione con ingredienti di ottima qualità.

Qualora la vostra esperienza ai fornelli non fosse delle più ampie, vi consigliamo caldamente di affidarvi alle tantissime ricette presenti sul web.

Facendo un rapido giro in rete possiamo constatare la presenza di blog specializzati nella sua preparazione, che mettono a nostra disposizione anche video tutorial completamente gratuiti.

Molte persone quando si ritrovano a dover cucinare per la prima volta il tartufo, vanno nel panico coscienti del valore dell’alimento che stanno maneggiando.

Tuttavia si tratta di preoccupazioni inutili, come ogni altro prodotto, anche il tartufo va maneggiato con tranquillità e sicurezza, senza paura di sperimentare nuove combinazioni.

Ultimi suggerimenti per sfruttare al massimo i propri tartufi

Potete conservare per una notte in frigorifero, accanto al tartufo, il cibo che volete utilizzare nei piatti; così facendo esso assorbirà moltissimo l’aroma del tartufo senza danneggiarlo, garantendovi un piatto davvero prelibato. Per fare ciò mette tutto in un contenitore sigillato in vetro o ceramica.

Se invece avete intenzione di conservare il tartufo per un periodo di tempo leggermente più lungo, in vista dell’arrivo di amici o parenti che volete stupire, ricordatevi che il tartufo nero può anche essere congelato.

Inutile negare che perderà parte del suo aroma originale, tuttavia risulterà comunque molto gustoso.

La conservazione deve avvenire all’interno di una pellicola in carta stagnola da riporre all’interno del congelatore.

Anche in questo caso dobbiamo sconsigliarvi l’utilizzo delle bustine in plastica, che una volta esposte alle basse temperature, potrebbero attaccarsi alla superficie del tartufo rendendo la rimozione veramente difficoltosa.

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